Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘Sottotitoli’

Qualcuno si deve essere accorto che il metodo “zen” (grandi foto, poche parole) predicato dal buon Garr Reynolds non sempre può essere applicabile, e prova quindi a dare una sua soluzione.

E’ il caso di Jan Schultink, che dal suo blog  “Slides that stick” cerca, nel suo ultimo post, di salvare capra e cavoli, individuando un format che oltre a poche parole e gradi foto preveda una sorta di sottotitolo esplicativo, come nella slide che mostra ad esempio

Non so se è una buona soluzione: in realtà dobbiamo cercare di essere realisti e sappiamo che non sempre possiamo operare in questo modo.

A volte sono necessarie più parole: facciamocene una ragione. Possiamo inserire queste parole a fianco oppure sopra la fotografia, ma non possiamo pensare che la strategia – un po’ da oculista – che propone Jan sia alla fine fine percorribile.

A volte lo zen non basta.

Read Full Post »

Quando il testo che dobbiamo posizionare sulla slide è abbastanza lungo e strutturato (ovvero è composto da diversi blocchi –  coerenti – di senso, paralleli tra di loro) spesso ricorriamo ai punti elenco per dividere tra di loro i vari blocchi.

Schema solo punti elenco

In questo modo il testo viene spaziato e diventa apparentemente più leggibile. Perché dico “apparentemente”? In realtà, anche se il testo è posizionato all’interno dei vari punti resta un testo unidimensionale, vale a dire con un unico livello di lettura possibile: le persone dovranno comunque, per cogliere il senso del testo, leggerlo dall’inizio alla fine.

Per rendere più efficace la slide, in questi casi, è opportuno (quando non indispensabile) associare ad ogni punto un sottotitolo esplicativo, che dia immediatamente la descrizione del testo sottostante. In questo modo otteniamo tre benefici effetti:

  1. Creiamo dei punti focali per l’occhio, facilitando un percorso cognitivo di apprendimento
  2. Creiamo un doppio livello di lettura, che permette di assimilare i nostri concetti in bocconi digeribili
  3. Miglioriamo la leggibilità complessiva e il tempo medio di assimilazione del testo

Schema blocchi di testo con sottotitoli

Tutto questo lo facciamo, in questo caso, aggiungendo del testo, e non eliminandolo. sembra paradossale, ma dobbiamo considerare che il testo che aggiungiamo non sta allo stesso livello logico del testo di base.

Questa operazione è, in tutto e per tutto, un’operazione giornalistica: dobbiamo aggiungere sottotitoli efficaci per migliorare la comunicazione. Spesso non ci pensiamo, oppure abbiamo fretta o non ci siamo abituati. E invece dovrebbe essere (più o meno) la norma editoriale per i blocchi di testo “consistenti”.

L’effetto positivo è assicurato.

Read Full Post »