Qualcuno si deve essere accorto che il metodo “zen” (grandi foto, poche parole) predicato dal buon Garr Reynolds non sempre può essere applicabile, e prova quindi a dare una sua soluzione.
E’ il caso di Jan Schultink, che dal suo blog “Slides that stick” cerca, nel suo ultimo post, di salvare capra e cavoli, individuando un format che oltre a poche parole e gradi foto preveda una sorta di sottotitolo esplicativo, come nella slide che mostra ad esempio
Non so se è una buona soluzione: in realtà dobbiamo cercare di essere realisti e sappiamo che non sempre possiamo operare in questo modo.
A volte sono necessarie più parole: facciamocene una ragione. Possiamo inserire queste parole a fianco oppure sopra la fotografia, ma non possiamo pensare che la strategia – un po’ da oculista – che propone Jan sia alla fine fine percorribile.
A volte lo zen non basta.