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Posts Tagged ‘grafici’

Il buon Vivek Singh gestisce il blog All about presentation e mette a disposizione il suo materiale e la sua esperienza nel campo. Ha pubblicato due e-book dedicato rispettivamente ai grafici e al design delle presentazioni. Sono entrambi interessanti, e scaricabili da Slideshare.

Ecco quello dedicato ai grafici:

http://www.slideshare.net/singhvivek6/14-tips-to-present-awesome-charts-2071447

E quello dedicato ai principi di design:

http://www.slideshare.net/singhvivek6/principles-of-good-presentation-design-free-e-book

Non sono nulla di stratosferico, ma contengono qualche buon esempio e molto buon senso.

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In questo video tutorial il noto “guru” delle presentazioni Dave Paradi mostra l’efficacia dell’uso di semplici grafici a istogramma per mettere a confronto quantità positive e negative che compongono un totale (come ad esempio le voci di budget annuali).

L’idea è quella di eliminare i fogli excel esportati e mostrare visivamente che cosa va a comporre le quantità totale.

Non è niente di stratosferico in realtà, ma è efficace nel mostrare la povertà, a volte, dei semplici dati tabellari.

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Il buon Dave Paradi continua a sfornare video tutorial che illustrano come operare su alcuni dettagli di una presentazione. In questo video ci spiega il modo migliore per mostrare una serie di dati comparandoli con la media. E questo è il risultato

Prima:

Istogramma scadente che compara i dati con la media

Dopo:

Istogramma che compara con una media migliorato

Insomma, l’elemento più importante consiste nel trasformare l’istogramma della meda in una linea che faccia da spartiacque tra i dati sotto la media e quelli sopra la media.

Qui trovate tutto il video-tutorial:

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Il blog l’ho scoperto grazie a Luisa, anche se vi devo confessare che il suo libro giace – intonso – da mesi sul mio scaffale.

Eh, la dura vita dello studioso-consulente, costretto nella tragica condizione (per la cronaca, tecnicamente la condizione tragica è quella in cui il soggetto si trova costretto tra due necessità contrapposte, o se volete tra due universali antinomici) la tragica condizione di non poter studiare a sufficienza a causa della consulenza e di non poter aumentare la consulenza a causa dello studio.

Va beh, insomma, il buon Stephen Few ha un blog nel quale parla di dati, statistiche e relative visualizzazioni. Ad esempio nel suo ultimo post ci mostra la “torta impossibile“.

Che cos’è la torta impossibile? Guardate qui sotto:

Che ne dite?

Ma la cosa carina che volevo segnalarvi è il suo test di intelligenza nel graphic design.

Provate: io ho totalizzato 9 su 10 (mannaggia…)

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Ne riparleremo: intanto ecco alcuni consigli di formattazione

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Quando creiamo un grafico su Powerpoint succedono cose strane: una delle più strane è che, mentre modifichiamo la grandezza del grafico per renderlo leggibile e adattarlo allo spazio sulla slide, i testi (della scala sugli assi, delle varie etichette, passano improvvisamente a dimensioni mostruose o microscopiche.)

Ridimensionamento testi dei grafici

Questo succede perché il simpatico programmino pensa, lui, che se allarghiamo il grafico, e che diamine, dovremmo allargare anche i testi! E quindi lascia “flaggata” l’opzione di ridimensionamento automatico, come vedete nella figura in alto.

E’ questo no è bene: ehi, diciamo, sono solo i dati a dover essere allargati, non i testi e le didascalie! In realtà tutto ciò che ci fa perdere il controllo in nume di una fantomatica facilità di realizzazione rappresenta una specie di sciagura per la corretta visualizzazione: cadiamo in balia di uno standard medio tarato sulle peggiori abitudini, evidentemente le abitudini che vanno per la maggiore a Redmond, ma non nel resto del mondo…

Dobbiamo riprendere il contrllo: e In questo caso, riprendere il controllo significa “deflaggare” sempre il ridimensionamento automatico, sia negli assi (che riportano la scala e le didascalie) sia nella finestra della legenda.

In genere, una dimensione di 12, massimo 14 pt è ottimale per le scale, mentre per le voci degli elementi del grafico dobbiamo ridurre, da 8 a 10 va bene. Ehi, direte, ma così non si legge. Errore: quello che si deve leggere sono i dati, non le didascalie, che sarete voi ad illustrare. Se poi il grafico viene stampato non c’è problema: su carta queste dimensioni si leggono benissimo.

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