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Archive for the ‘layout e template’ Category

Un esilarante video che mostra gli effetti di una presentazione fatta di punti elenco. Tra l’altro il presentatore usa uno dei peggiori template della storia, ovvero il testo bianco sotto l’orrido blu di prussia (vi segnalo en passant un articolo contro l’uso dei template preformati).

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Come sapete non sono appassionato di template e trovo tutta la pratica di mettersi a cercare il giusto template (ovvero una composizione grafica che esprima un concept coerente in tutte le slide) un’immensa perdita di tempo, con risultati a volte assai modesti e un po’ ridicoli, come nell’esempio qui sotto .

Esempio di Template in Powerpoint

Ciò detto, mi rendo conto che moltissime persone sono alla ricerca affannosa di risorse su questo tema e non voglio lasciarle deluse. Ecco pertanto l’elenco aggiornato delle risorse che conosco che offrono gratuitamente template (o sfondi).

  1. Presentation magazine (offre anche un comodo template builder)
  2. Indezine
  3. Templateswises
  4. PresentationLoad
  5. Powerbacks (sia template che sfondi)
  6. TemplateWide
  7. PoweredTemplates (gratuita la versione base e a pagamento quella completa)
  8. PresentationPoint (questo sono davvero banali)
  9. I teamplate sul sito Microsoft (sono tantissimi, anche per Word)
  10. MasterTemplates
  11. BrainBetty (solo sfondi)
  12. Juice chart chooser (solo esempi di grafici)

E poi non dite che non vi voglio bene :-)

 

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Ne ho già parlato qualche volta, ma ritorno sul tema perché ho creato una breve presentazione dedicata agli sfondi in PPT, con esempi di colori di sfondo “rubati” da alcune presentazioni tra le migliori che ho visto.

Resto dell’idea che lo sfondo bianco sia sempre il migliore, ma se proprio non vi sentite a vostro agio con questo tipo di semplice soluzione, nella presentazione trovate un po’ di proposte sostenibili (con un po’ di ironia, che su questo tema è sacrosanta).

La cosa importante è che riusciamo finalmente a tenerci alla larga dall’orrido sfondo blu e da tutti i bizantinismi che ancora vedo in giro.

E buono sfondo a tutti :-)

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So che molti di voi sono alla ricerca del template perfetto, dello sfondo intrigante per la propria presentazione, dell’immagine accattivante da mettere come elemento ricorrente e della linea sfumata elegante e misteriosa. E lo so perché molti accessi a questo blog arrivano con delle parole chiave inequivocabili.

Come sapete io non sono un fanatico dei template elaborati e degli sfondi complessi (trovo che l’eccessiva concentrazione su questi aspetti distolga l’attenzione degli elementi essenziali), ma non posso ignorare questi tossicomani dello sfondo cool.

Esempi di template per Powerpoint

Pertanto oggi segnalo una serie di risorse (che ho trovato grazie a questo articolo di  Webmasterpoint) che offrono tempalte gratuiti per Powerpoint (gratuiti, esatto).

Le risorse sono:

Mastertemplate (sezione free)

Templateswise

Templatesimple

E buon template a tutti. Ma mi raccomando di NON esagerare (sapete come la penso).

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Sul bellissimo blog Six minutes troviamo una serie di esempi di applicazioni della cosiddetta “regola del tre” nelle presentazioni.

Questa regola è molto usata in fotografia prevede che lo spazio venga preliminarmente diviso in una sere di 9 spazi regolari, all’interno dei quali posizionare in modo sapiente gli elementi.

Grglia di 9 spazi su slide

All’interno di questa griglia si formano automaticamente quattro punti caldi, che sono i punti focali e di maggior “peso” all’interno del visual.
griglia slide con posizioni

Il bellissimo post dedicato a questo tema riporta una serie di esempi e una serie di strategie e di esempi di utilizzo, che vado a riassumere

Regola #1 – Mettere gli elementi chiave in uno dei 4 punti “caldi”

uso della regola del 3 nei punti caldi

Regola #2 – Mettere gli elementi chiave lungo le linee orizzontali

uso della regola del 3 lungo le linee orizzontali

Regola #3 – Mettere gli elementi chiave lungo le linee verticali

uso della regola del 3 lungo le linee verticali

Regola #4 – Mettere gli elementi chiave in uno dei 4 punti “caldi” e contemporaneamente usare le divisorie

uso della regola del 3 nei punti caldi e lungo le linee

Il post prosegue con molti altri esempi. Assolutamente da leggere.

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Vi metto a disposizione la mia presentazione dedicata all’intranet identity e pubblicata ieri su Slideshare.
La presentazione mostra, credo, in modo abbastanza chiaro come utilizzare un concept (ovvero un’idea chiave, un format dominante) all’interno di una presentazione.

In questo caso il concept è legato alla presenza del manichino da pittore, ripreso in vaie situazioni e collegato opportunamente ai diversi concetti della presentazione. Le foto sono scelte tra quelle distribuite sotto creative commons su Flickr, in particolare un bellissimo set di Aldoaldoz.

Va detto che la scelta di utilizzare un concept molto caratterizzato, come in questo caso, è molto adatta a meeting di alto livello, dove il tempo è generalmente poco e la presentazione deve concentrarsi su un solo aspetto.

utilizzarlo in modo coerente e sensato per presentazioni di 4 ore sarebbe, a mio modo di vedere, impossibile, a meno di non utilizzare il concept solo in particolari momenti, ad esempio nei passaggi da un “capitolo” ad un altro.

Che ne dite? Operazione riuscita?

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per chi fosse interessato a queste amenità, vi segnalo un sito che offre alcuni template Powerpoint da scaricare gratuitamente: i primi 8 li scaricate direttamente, gli altri vi arrivano per e-mail se vi iscrivete (eh, lo so…).

Ciao

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La nostra memoria fa strani scherzi. Ricorda particolari insignificanti accaduti anni fa, ma magari è incapace di trattenere informazioni che ci sono state date due minuti prima.

La nostra memoria a breve termine è selettiva: taglia tutto quello che non gli serve in modo da liberare RAM e permetterci di seguire meglio un’attività; trattiene le informazioni che gli servono al momento e fa cadere nell’oblio il resto. Leggiamo tutti i giorni la targhetta sull’ascensore ma non sapremmo mai ricordarci quanti chili porta (ricordate la canzone di Elio?)

E’ per questo che, quando facciamo una presentazione, ci sono alcuni elementi di contesto che andrebbero ripetuti frequentemente. Una presentazione ha un andamento sequenziale e le persone che seguono questo flusso tendono a dimenticarsi rapidamente che in quel momento sono nel capitolo 1 – sottocapitolo 2.

Le persone non sanno neanche a che punto sono della vostra presentazione, perché non possono vedere il “volume” di slide così come vedono le pagine di un libro.

Insomma, una presentazione che si rispetti (e in specialmente le presentazioni lunghe) dovrebbe riportare in ogni slide alcune informazioni chiave per collocare ogni slide nel suo giusto contesto.

Più o meno le informazioni sono queste:

1) Titolo della presentazione
2) Titolo del capitolo
3) Titolo dell’eventuale sottocapitolo
4) Titolo della singola slide (è l’elemento più vistoso)
5) Numero della singola slide in rapporto al numero totale di slide
6) Eventuale logo (anche se secondo Garr non è necessario). N.b. Per logo intendo il logo del cliente, non il vostro.
7)  Data – Luogo – Nome relatore

Il layout standard avrà insomma una struttura di questo tipo:

Elementi paratestuali

In questo modo sarete sicuri di fornire sempre tutti gli elementi necessari per dare un contesto ai vostri contenuti. E aiutare la memoria dei vostri ascoltatori.

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Ecco qualche risorsa gratuita per trovare sfondi e template per Powerpoint. Su Brainybetty trovate molti template, alcuni dei quali abbastanza carini.

Anche su Powerbacks trovate molti sfondi per le vostre presentazioni.

Ecco infine una terza serie di template gratuiti per Powerpoint: dovrebbero servire, per gli autori, nelle presentazioni didattiche.

Ricordate di non abusarne, perché non è su quello che si gioca una buona presentazione, capito??

Fate attenzione anche a disabilitare i pop up, perché sono un po’ siti un po’ aggressivi da questo punto di vista…

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Vi segnalo una ottima presentazione, perfetta da quasi tutti i punti di vista. E non mi stupisce: è fatta da un esperto web designer e i rapporti tra design dei siti e design delle presentazioni sono molti (anche se non c’è una sovrapposizione perfetta).

Il tema della presentazione è il web design dei form sul web. Potete notare, in particolare:

– Uniformità di sfondo
– Ottima divisione logica degli spazi
– Logo e numeri di pagina in ogni slide
– Divisione coerente in capitoli (con slide separatrici e icone rappresentative)
– Uso cognitivo dei colori (non per “stupire”, ma per informare)
– Poco testo in ogni slide
– Ottimo uso del grassetto per evidenziare i titoletti
– Gerarchia coerente nell’uso delle dimensioni dei font
– Font a bastoni
– Uso delle immagini a scopo informativo e illustrativo
– Uso di forme e schemi semplici per descrivere i concetti
– Coerenza, prevedibilità, semplicità

Sono tutte qualità fondamentali per una buona presentazione.

Potete scaricarla in PDF da qui.

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Qui ne trovate molti (ma dovete prima registrarvi). Mi raccomando di non esagerare, sapete come la penso…

:-)

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Fare presentazioni efficaci significa semplificare la vita a noi stessi e al nostro uditorio con contenuti belli, leggibili, semplici e ben strutturati. Non è difficile, ma a volte ci complichiamo la vita inutilmente.

E uno dei fattori di maggiore distrazione è costituito dagli sfondi sfumati delle slide. Il programma ne fornisce in quantità industriale ed è forse questa la ragione del loro utilizzo massiccio, specialmente per i giovani. Certo gli sfondi sfumati sono “cool”, ma sono veramente efficaci per i nostri scopi?

Spesso mi capita di vedere presentazioni belle, ma create con sfondi veramente orribili ed è un peccato, perché basterebbe eliminare le sfumature e tutto 8o quasi) andrebbe a posto.

Sfondo sfumato poco leggibile

Quali sono i problemi degli sfondi sfumati?

1) Leggibilità: ci sarà sempre un punto della slide in cui il testo si legge bene e un altro in cui si legge male o non si legge affatto. Può darsi che in alcune slide questo non succeda, ma è un rischio che è sempre meglio evitare.

2) Invasività: lo sfondo sfumato prende la scena al posto dei contenuti. Ricordiamoci sempre che lo sfondo non è un contenuto: deve solo aiutarlo ad emergere in modo elegante.

3) puerilità: gli sfondi fatti con uno strumento a bassa risoluzione come PPT tendono a essere grossolani e danno, alla fine l’impressione di dilettantismo.

Capito, giovane laureando in Scienze della Comunicazione che mi stai leggendo?
:-)

Quando creiamo la presentazione, dunque, cerchiamo di evitare questa possibilità; scegliamo piuttosto un colore di sfondo uniforme e usiamolo coerentemente per tuta la presentazione.

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Nella  mia esperienza ho potuto vedere slide e presentazioni di tutti i tipi, create da persone molto diverse tra di loro per esperienza, professione, sensibilità. Nell’ampia casistica che si può riscontrare su questo argomento ci sono però delle costanti, che si manifestano in slide, diciamo così “tipiche”.

Ciascun tipo presenta dei problemi ricorrenti e delle ingenuità legate all’uso dello strumento. Proviamo a vederle nel dettaglio.

Modello: libro di testo
Utilizzatori tipici: insegnanti

E’ la tipica slide che tende a replicare le pagine di un libro stampato, con un testo lungo che si snoda per tutta la slide senza interruzioni. E’ pensata come un testo e non come una rappresentazione di un discorso orale, e in genere è possibile solo leggerla e non commentarla. In questo modo si vanifica lo sforzo fatto per crearla. I problemi tipici sono il troppo testo, le poche immagini, un unico livello di lettura, lo stile del testo non adeguato alla presentazione

slide solo testo

Modello: Brochure pubblicitaria
Utilizzatori tipici: studenti di comunicazione, uomini del Marketing

E’ la slide con improbabili sfondi colorati (spesso sfumati), poco testo, tante immagini, e una disposizione “creativa” degli elementi. Generalmente usata da chi in realtà vorrebbe creare brochure o manifesti, ma è costretto a usare PPT e si arrangia. La platea viene in genere stordita da tutto questo “rumore cognitivo” e comincia a fischiettare mentalmente. I problemi tipici sono gli standard poco rigorosi, la scarsa leggibilità, la difficoltà a cogliere “il cuore” informativo, l’eccesso di grafica, le animazioni incontrollate.

Schema slide barocca

Schema slide barocca

Modello: relazione scientifica
Utilizzatori tipici: Scienziati e ricercatori

E’ una slide con molto testo formattato come un libro di testo e l’inserzione di schemi e formule esplicative a corredo. Il modello resta sempre quello della relazione su carta di stampo scientifico. In genere il focus sui concetti e la sostanza tende a ledere l’aspetto comunicativo, che in genere viene poco considerato. Ovviamente è difficile, senza questo livello, fare una buona opera di divulgazione, e la platea si stancherà facilmente. I suoi problemi  solo la scarsa leggibilità, il troppo testo, l’eccessiva densità concettuale, il non uso di immagini metaforiche

Schema slide scientifica

Modello: Astronave di Vega
Utilizzatori tipici: informatici, ingegneri

E’ la slide piena di schemi incomprensibili ai più, che vanno a formare un disegno complicatissimo che, in genere, non viene mai spiegato nel dettaglio. Nel complesso uno sforzo inutile, che viene snobbato dalla platea. In genere viene usata per rappresentare il funzionamento si software o hardware o di piattaforme. Riesce ad appassionare (ma neanche tanto) solo gli addetti ai lavori. I suoi problemi specifici sono, l’inutile complicatezza, l’astrattezza eccessiva, lo scarso orientamento ai non addetti ai lavori

Schema slide informatica

Modello: Campo militare
Utilizzatori tipici: Uomini delle Risorse Umane, Professionisti dell’Organizzazione del lavoro

E’ la slide fatta solo di punti elenco in sequenza, bene ordinati e formattati ma senza alcun elemento al suo interno che permetta di distinguere ed evidenziare elementi particolari. Molto astratta e concettuale, richiede uno sforzo enorme per strutturare i vari punti. La platea ne coglierà, ovviamente, molti meno del 10 per cento. I suoi problemi sono l’eccessiva enfasi sulla struttura a scapito della comunicazione, l’eccessiva densità e l’eccessiva astrattezza.

Schema slide punti elenco militari

Modello: siamo vincenti
Utilizzatori tipici: uomini di business, venditori

E’ una slide piena di elementi grafici, con poco testo e molti colori, tutta orientata a mostrare performance strabilianti. Molto orientata a stupire, in genere ci riesce poco. Stelle, frecce, grafici in salita e tutto l’apparato spettacolare di PPT viene usato senza risparmiare nulla, in genere con scarso interesse per la platea che vorrebbe capire meglio gli andamenti proposti. I suoi problemi sono l’eccesso di grafica e di effetti speciali, ‘l’eccessiva densità, il tono da imbonitore che si respira.

Schema slide eccessiva

Modello: sistema hegeliano
Utilizzatori tipici: Consulenti strategici

E’ la tipica slide-sistema, bene esemplificata dal classico “freccione”, che pretende di racchiudere in un’unica slide tutte le variabili possibili di un fenomeno. In genere presentata (e venduta) come lo sforzo di sintesi finale per racchiudere in una videata tutto l’Universo. è ovviamente costruita, in genere, forzando i fenomeni che pretende di rappresentare. L’effetto che ottiene, in genere, è quello di suscitare la domanda: si va beh, ma in concreto? I suoi problemi sono l’eccesso di termini tecnici, la grafica eccessiva, la densità concettuale al limite dell’umano.

Schema slide consulenza

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