Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘Punti-elenco’

Un esilarante video che mostra gli effetti di una presentazione fatta di punti elenco. Tra l’altro il presentatore usa uno dei peggiori template della storia, ovvero il testo bianco sotto l’orrido blu di prussia (vi segnalo en passant un articolo contro l’uso dei template preformati).

Read Full Post »

Come sappiamo, i punti elenco sono in genere una strada assai sdrucciolevole nelle presentazioni, e dove possibile tutti consigliano una qualche forma di “trattamento” che ne mantenga lo spirito cambiandone la visualizzazione. Ne ho già scritto segnalando alcuni suggerimenti e alcune proposte.

A completare il quadro ecco oggi un’altra carrellata di alternative, proposte da Elearningcoach, ovvero

Box di testo

Icone

Fumetti

Sagome

Diagrammi

Tabelle

C’è qualche ripetizione rispetto a quanto abbiamo già pubblicato, ma vale la pena comunque segnalare la proposta nella sua interezza :-)

Read Full Post »

Su PowerpointTips blog trovate altri esempi di valide alternative ai punti elenco classici. E’ sorprendente quante varianti si possono ottenere muovendosi dalla semplice idea lineare del testo.

Come potete vedere molti di questi esempi riescono a conservare la gerarchia interna tra i testi, ma usano lo spazio in entrambe le direzioni.

Read Full Post »

Abbiamo parlato molte volte dei punti-elenco nelle slide, e come sapete io non sono un fondamentalista dell’eliminazione di questi elementi dalle nostre presentazioni: a volte servono, a volte non possiamo farne a meno. Ciò non toglie che in moti casi possiamo eliminare questi elenchi e trasformarli, se è il caso, in qualcosa di maggiormente efficace.

Per farlo dobbiamo solo capire che cosa sono le slide e passare dalla visione lineare,  testuale e temporale tipica del libro (una linea di testo che si snoda sulla pagina) a quella bidimensionale, pittorica e spaziale delle slide.

In questo senso ci viene in aiuto un post di Cristina Rigutto, che propone un esempio a mio modo di vedere molto intelligente, perché sfrutta la vocazione spaziale e tabellare delle slide:

Cristina ha dedicato ai punti elenco anche un piccolo quaderno in PDF, che ha intitolato “Oltre i punti elenco”.

Da parte mia vi aggiungo altri due esempi (tratti da presentazioni reali) di trasformazione dei punti elenco in qualcosa di spaziale-tabellare.

Disposizione circolare

Disposizione circolare dei punti elenco

Disposizione a post it (ne parla anche Cristina)

Disposizione a post it dei punti elenco

Ok, come vedete le strade sono possibile diverse, E non dimenticate che se proprio dovete usare i punti elenco ci sono pur sempre diverse regole da rispettare.

Buone slide a tutti :-)

Read Full Post »

Il tema dei punti-elenco, e del tipo di narrazione che essi promuovono, è naturalmente sotto i riflettori da molto tempo. Olivia Mitchell ne parla da tempo, così come molti altri. I punti elenco appesantiscono le slide, annoiano, trasmettono l’idea che l’oratore sia poco preparato e pigro e, oggi come oggi, di fronte ai nuovi standard, danno l’idea che chi presenta sia poco aggiornato (e probabilmente è così).

Olivia da tempo propone il modello alternativo asserzione singola + evidenza visuale, sul quale sono molto d’accordo, anche se riconosco che esisterà sempre una “zona oscura” di elenchi che probabilmente non potrà mai essere eliminata.

Ad arricchire questo dibattito tormentato (e tormentone) si aggiunge oggi la ricerca empirica di Chris Athernon, psicologa inglese della Uclan University. Chris ha testato due tipo di slide con gruppi separati di utenti e ha chiesto loro di scrivere dei temi riassuntivi degli argomenti proposti nelle slide.

Il primo tipo di slide erano i classici punti elenco + grafici

tipiche slide con punti elenco

Il secondo tipo di slide era invece fatto con poco testo sparso su più slide, con l’aggiunta di schemi e diagrammi

slide senza punti elenco

La narrazione orale era la stessa in entrambi i gruppi di studenti testati. Il risultato è impressionate: il numero di argomenti segnalati nei temi nel secondo tipo di slide è raddoppiato:

lecture results

Questo significa che questo tipo di impostazione raddoppia in media l’efficacia dell’insegnamento.

Qui trovate i dettagli della ricerca, e di seguito la presentazione su slideshare della ricercatrice.

.

Read Full Post »

Il blog PowerpointNinja si conferma come una delle mie risorse preferite sul tema delle presentazioni efficaci, per la sua generosità, per la sua utilità e per la chiarezza degli schemi con i quali accompagna i suoi consigli in tema di presentazioni.

Recentemente ha pubblicato una serie di risorse dedicate ai punti elenco (vera croce e tema assai controverso nel dibattito sulle slide e presentazioni)  in una serie di post uno più bello dell’altro. Vorrei fare una sintesi dei suoi consigli:

() Premessa: una lista puntata non è solo punti e testo, c’è di più

There's more to bullet points than just bullets and text...

Ogni lista puntata è una struttura che ha elementi grafico-spaziali che interagiscono tra loro: indentature, spaziature, linee, punti ecc

1) coerenza e simmetria

La coerenza nei punti elenco è un alleato: ad esempio il parallelismo grammaticale (tutti verbi, tutti nomi ecc) presenta elementi di ritmo da non sottovalutare e la presenza delle maiuscole su tutti i punti

ssss

2) Semplicità

Powerpoint offre una serie enorme di tipi di punto-elenco, alcuni totalmente deliranti: il consiglio è di NON usarli e di usare punti il più semplici possibile

There are good and bad bullets. I lean towards simple shapes for bullets.

3) Punti proporzionati al testo

I punti elenco devono essere proporzionati al testo che segue, né troppo piccoli né troppo grandi

Momma and baby bear sized bullets are best.

4) Numeri solo quando serve

Usare liste numerate solo quando serve veramente la numerazione, e lasciate i punti per il resto

5) Allineate il testo per distanziarlo dai punti

Se lasciate scorrere il testo sotto ai punti il testo nasconderà i punti creando un classico effetto di “muro di testo”:

Indents make it easier to read bullet points. You can use the Ruler and its indent markers to adjust the indentation of your bullets.

6) Evitate di giustificare o allineare al centro il testo dei punti-elenco

Se centrate o giustificate il testo l’occhio farà fatica a seguire il testo. L’allineamento migliore è a sinistra:

Left-justified bullets are easier to read and follow.

7) Gestite l’interlinea all’interno del testo e tra i diversi testi dei punti

Senza spazio l’effetto “blocco di testo” è assicurato. Va gestito sia lo spazio dentro il testo che tra i vari testi che compongono l’elenco. L’autore consiglia di non spaziare i testi con l’invio, ma di gestire lo spazio con l’interlinea

Take control of the spacing within and between lines.

E naturalmente di spaziare i punti laddove ci siano testi su più righe, in modo da associare il punto ad ogni blocco di testo.

Proper line spacing can make your bullet points easier to read.

8) Attenzione a confini frastagliati e alle righe orfane

Cercate di evitare che il testo produca righe troppo frastagliate o righe con una sola parola, dimensionando meglio la casella di testo e riducendo il testo se è il caso (è *sempre* il caso)

On the left, we have a ragged edge and orphan line. On the right, you can see how adjusting the width of the text box can eliminate the ragged edge or remove an orphan line. Rewriting the line can also fix these problems.

9) Evitate i punti fatti di un solo punto

I punti funzionano bene assieme, come un gruppo. Un singolo punto non è un punto-elenco, e si può evitare di usarlo

10) Eliminate lo spazio extra tra i punti e l’inizio del testo

A volte succede

Take time to remove extra spaces from your PowerPoint slides and celebrity smiles!

11) Evitate il più possibile il layout “stolo titolo e testo”

Anche se usate i punti elenco si possono associare immagini, schemi o diagrammi. Ecco i casi possibili. Evitate il caso uno ovunque è possibile.

Use layout #1 sparingly. Most audiences will prefer the other more visual layouts.

12) Testi tattici e strategici

Sul numero di punti e sulla grandezza del testo l’autore fa una distinzione importante, ovvero tra presentazioni strategiche (keynotes, presentazioni di alto livello e brevi) e presentazioni tattiche (consulenza, didattica ecc).

Nelle prime consiglia font più grandi e pochi punti, mentre nelle seconde i font dovrebbero essere più piccoli e per poter ospitare un maggior numero di punti. Ed è corretto.

Use an appropriate font size depending your presentation type.

13) Evitate lo “slideumento” (la slide-documento)

Troppi dettagli, schemi elaborati e tanto testo sono elementi tipici dei documenti professionali, non delle presentazioni. Evitiamo cose del genere

Garr Reynolds wants documents to be documents, and presentations to be presentations. I agree -- sort of.

14) Evitate troppe indentature

L’eccesso di indentature rende una lista incomprensibile, almeno se presentata dal vivo, perché la platea non è in grado di assimilare tutti i “rami” in cui di snoda la lista. Usate al massimo due livelli di indentatura:

You should rarely have to go beyond two levels.

15) I punti sono solo la punta dell’iceberg

I punti elenco devono essere solo la parte visibile della vostra presentazione: il resto è affidato alla voce dell’oratore, che saprà illuminare questo punto con tutti gli elementi necessari

For presentation purposes, your bullet points should represent a main idea or point but not all of your content. Like an iceberg, below the surface you should have additional information related to each bullet point.

16) A poco a poco

Non è necessario fare apparire tutti i punti in una volta: animare il testo dei punti consente di focalizzarsi di volta in volta sul punto-tema per poi passare all’altro

blah

Ancora grazie a PowerpointNinja, autore di queste note

Read Full Post »

Dave Paradi segnala sul suo blog alcune risorse (che non esita a farsi pagare) sul miglioramento dei visuals delle presentazioni. In particolare segnala una serie di video (non tutti interessanti a dire il vero) di cui fornisce delle anteprime.

Forse il più interessante riguarda la trasformazione di elenchi di date in eventi su un calendario, ed effettivamente mi sembra una buona idea (anche se il  colore di sfondo della presentazione è davvero orribile).

Da così…

Elenchi di date 1

A così

Elenchi di date 2

Da così…

Elenchi di date 3

A così

Elenchi di date 4

Ok, niente di stratosferico: solo un modo per uscire dalla logica del punto elenco in una situazione che effettivametne richiede una rappresentazione bidimensionale

E questo è il video:

Read Full Post »

Lo spazio che utilizziamo su una slide non corrisponde allo spazio della scrittura classico: mentre nello spazio classico della pagina abbiamo una sola dimensione che si dipana come un filo (lo spazio delle righe del testo, una sotto l’altra), lo spazio della slide è uno spazio che vive, come del resto accade in tutti i media digitali, in due dimensioni.

Uno spazio pittorico, insomma, o topologico, che  convive costantemente con la disposizione spaziale degli elementi e con il vuoto. Nessuno leggerà blocchi di testo fitti, anche se formalmente scanditi da punti elenco:

Punti elenco stretti

Mentre in una relazione su carta un elenco come quello sopra non darebbe alcun problema, in una slide questi punti elenco attaccati tra di loro creano uno spiacevole effetto “blocco di testo” e vengono percepiti come un tutt’uno. In genere, un tutt’uno indigeribile.

Per questo è sempre bene “fare passare l’aria” fra i vari punti elenco, occupando entrambe le dimensioni della slide e non solo l’unica dimensione costituita dallo “spazio della scrittura”

Punti elenco larghi

Ricordate: non c’è nessuna ragione per mettere i punti uno sotto l’altro di seguito. Fate spazio al vostro testo, scandite con lo spazio i vostri punti elenco, evitate i blocchi compatti, disponete in modo arioso il vostro testo. Farete così spazio anche nella mente dei vostri ascoltatori.

Read Full Post »

Quando il testo che dobbiamo posizionare sulla slide è abbastanza lungo e strutturato (ovvero è composto da diversi blocchi –  coerenti – di senso, paralleli tra di loro) spesso ricorriamo ai punti elenco per dividere tra di loro i vari blocchi.

Schema solo punti elenco

In questo modo il testo viene spaziato e diventa apparentemente più leggibile. Perché dico “apparentemente”? In realtà, anche se il testo è posizionato all’interno dei vari punti resta un testo unidimensionale, vale a dire con un unico livello di lettura possibile: le persone dovranno comunque, per cogliere il senso del testo, leggerlo dall’inizio alla fine.

Per rendere più efficace la slide, in questi casi, è opportuno (quando non indispensabile) associare ad ogni punto un sottotitolo esplicativo, che dia immediatamente la descrizione del testo sottostante. In questo modo otteniamo tre benefici effetti:

  1. Creiamo dei punti focali per l’occhio, facilitando un percorso cognitivo di apprendimento
  2. Creiamo un doppio livello di lettura, che permette di assimilare i nostri concetti in bocconi digeribili
  3. Miglioriamo la leggibilità complessiva e il tempo medio di assimilazione del testo

Schema blocchi di testo con sottotitoli

Tutto questo lo facciamo, in questo caso, aggiungendo del testo, e non eliminandolo. sembra paradossale, ma dobbiamo considerare che il testo che aggiungiamo non sta allo stesso livello logico del testo di base.

Questa operazione è, in tutto e per tutto, un’operazione giornalistica: dobbiamo aggiungere sottotitoli efficaci per migliorare la comunicazione. Spesso non ci pensiamo, oppure abbiamo fretta o non ci siamo abituati. E invece dovrebbe essere (più o meno) la norma editoriale per i blocchi di testo “consistenti”.

L’effetto positivo è assicurato.

Read Full Post »