Apprezzo molto la buona volontà e le capacità di Andrew Abela come specialista di presentazioni. Ma quando ha messo online i suoi video relativi a un seminario che ha tenuto recentemente ho avuto un moto di pietà. Non tanto per lui, che anzi fa uno sforzo per essere professionale e persino brillante, quanto per il setting scadente del corso stesso.
Altro che sale illuminate, platee attente e tecnologie d’avanguardia: spesso quando si fa questo mestiere ci si scontra con setting poveri, allievi demotivati e tecnologie recuperate in cantina. E allora, in nome della pagnotta e dell’amor proprio, bisogna fare buon viso a cattivo setting.
Una volta ho tenuto un corso in una banca: quando sono arrivato ci ho messo mezz’ora per trovare il mio referente. Quando l’ho trovato mi ha detto “ah, era oggi?”. Abbiamo recuperato di alla meglio gli “allievi”, abbiamo recuperato alla meglio una stanza, poi il PC della prima guerra mondiale e infine un’allieva mi ha dato alcuni suoi lavori da controllare. Su un floppy disk.
E insomma, bravo Andrew.